Voglia di futuro

“Mi scusi”
“Scusate”
Vi sento sussurrare queste parole con l’accento di una lingua straniera, che ho studiato tanto, troppo tempo fa e che ora non riuscirei più a comprendere.
Vi guardo, non posso farne a meno.
I piedi composti, le mani in grembo, tutto il corpo teso ad occupare il minor spazio possibile su questo tram affollato di esseri umani vocianti, sul quale siete dovuti salire al volo nonostante quelle ginocchia che immagino scricchiolare ad ogni movimento più difficile.
Vi guardo.
Avete sorrisi piccoli e timidi che vi scambiate insieme a pezzi di bellezza che avete appena ammirato. Ne è piena questa città e i vostri occhi stanchi ne sembrano ricolmi.
Vi guardo e immagino figli e nipoti a casa, in un paese lontano, un poco in ansia per questi due ex giovanotti non ancora domi.
Percepisco la sottile preoccupazione di sapervi lontani e forse indifesi.
Penso alla vostra fatica di spiegare loro il perché non avete nessuna intenzione di fermarvi.
C’è tutto un mondo da vedere ancora, nonostante la scatolina stracolma di pillole e quel mal di schiena che non vi lascia dormire.
Ma io vi guardo e ora avete un’aria così serena che l’età non conta più nulla.
Vorrei dirvi che il mondo è ancora vostro e che io riesco a vedere attraverso il vostro involucro di rughe, l’essenza più pura e vera di voi.
Verrebbe pure voglia di proteggervi da questa giovane folla rumorosa che vi circonda con l’effetto, anche se forse non intenzionale, di farvi sentire di troppo, quando invece il vostro posto è qui. E non solo qui.
Io vi auguro spazi da occupare in ogni angolo del mondo, di quel mondo che avete ancora così tanta voglia di esplorare.
Continuo a guardarvi e mentre lo faccio vedo noi, proietto noi in questo viaggio e aggiungo a questa fantasia tutta la nostra voglia di nuovo, di futuro e orizzonti inesplorati.
Tenerezza, ecco il sentimento che infine vince su tutti gli altri.
Tenerezza per voi, per le vostre mani in grembo, i vostri piedi composti e quello sforzo di farvi piccoli piccoli per occupare poco spazio e non disturbare.
E anche per noi, immensa tenerezza, quella che sono certa vive negli occhi di tutti coloro che di tanto in tanto divengono consapevoli che la vita che hanno alle spalle è di gran lunga superiore a quella che possono immaginare di poter ancora vivere.

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