Lettera 49 Chiedi sempre con i bravi

Domenica 17 dicembre 2023

Ciao Rita, la tua ultima mi ha fatta commuovere e anche un po’ pensare..

Molto spesso mi lamento di Lucia, mi lamento perché lancia le cose (soprattutto quelle pesanti); perché gioca con l’acqua, si bagna e bagna dappertutto in inverno; perché urla sempre; scappa di corsa senza tregua mettendosi in pericolo; si arrampica ovunque incurante dei rischi; non capisce l’igiene e non vuole mai fare il bagno o lavarsi i denti e mi fa usare tutte le energie già alle otto del mattino per convincerla a farlo; mi lamento perché vorrebbe guardare la televisione 24h su 24h e perché piange quando la spengo; mi lamento perché vuole la gonna con zero gradi e vuole mettere il rossetto per andare all’asilo… Forse dovrei smettere di lamentarmi perché, prima di tutto non serve a nulla, poi anche quando penso che non senta, devo ricordare che i bambini ascoltano sempre (anche se non rispondono mai quando li chiami) e ascoltare queste lamentele non fa bene. Mi è venuta in mente la nostra collega Eleonora di Roma che mi raccontava che mentre era al telefono con un’amica e si lamentava del “maschio” in generale, dicendo che gli uomini bisognerebbe eliminarli tutti da piccoli, suo nipote, 5 anni, assorto su un disegno, al termine della telefonata le aveva chiesto: “Come mai Zia hai detto così?”.

Dovrei ricordarmi anche io, più spesso, che Lucia è piccola, anche se lei, sinceramente, mi è sembrata sempre grande, anche prima della nascita di Violante. Sarà che ha iniziato a parlare presto, a discutere presto, a protestare presto.. che già avevo iniziato a litigare con lei e pretendere ragionamenti che solo ora, che vedo Violante con il suo primo anno appena compiuto sulle spalle, che ancora non parla e non cammina, mi sembra assurdo aver preteso. Chissà come mai ero convinta di poter aver di più, il fatto che fosse in gamba mi portava a chiederle più maturità, una richiesta assurda per una bambina così piccola. E oggi, ogni volta che mi viene da dirle “Violante è piccola, non capisce…”, quando lei prova a farle fare cose improbabili, penso che avrei dovuto dirlo anche a me stessa ai tempi di Lucia: “Lucia è piccola, non capisce…”: effettivamente non è direttamente collegato il fatto di parlare e capire, conosco tanta gente che sa parlare, anche bene, ma che non capisce un cazzo!

Comunque ho pensato che coi figli è come con tutti gli altri al mondo, con gli amici, con la famiglia, con i colleghi sul lavoro: più sei bravo, più si pretende! Alla fine chiedi sempre con i“bravi”, pretendi sempre di più dai “bravi”. Mi è venuto in mente un mio direttore che mi diceva: “Francesca, da chi può darti 2 non puoi pretendere 6: devi pretendere 2! E, allo stesso tempo, anche da chi può darti 10 non devi pretendere 6: devi pretendere 10. Bisogna soltanto capire con chi si ha a che fare e chiedere alle persone giuste quello che possono darti”. Non so perché ma da Lucia ho sempre preteso 10: devo smettere di farlo!

Questi due bambini che d’improvviso son diventati grandi, d’improvviso non son più stati nemmeno figli unici e questo cambiamento è veramente enorme! Poi ti dirò per Marco ancora di più, almeno Lucia coi cuginetti poco più grandi, non era già l’unica bambina in famiglia, mentre lui sì…

P.S. Il prossimo mese avrò il mio primo “concerto”: canterò alla festa del maiale! Mi sembra un sogno che si avvera! Con la scuola son migliorata molto, sul cell ti giro qualche audio!

P.P.S. Magari ci organizziamo e facciamo una super festa la prossima estate! Un libro, qualche bottiglia di vino e un po’ di musica dal vivo: io penso che sia il massimo della felicità!

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