I regali per in nostri bambini

RITA

Quando mia mamma mi parlava del suo amore per i miei figli, non mi diceva di amarli più di quanto avesse amato noi, ma dalle sue parole traspariva un sentimento diverso e ancora più espanso, se possibile. Ho sempre avuto questa sensazione.
E ora, che posso testarlo su di me, riesco finalmente a capire. Non si misura l’amore, non si deve farlo e non è questione di quantità. Ma quando guardo Marco io sento
di essere molto vicina all’immenso, sapendo che dentro di lui ci sono pezzetti di Matteo e anche qualcuno mio.
Questo preambolo sentimentale può sembrare non abbia molta attinenza con quanto ti sto per dire, ma ormai se mi leggi, ci sei abituato. Insomma, diventare nonna mi ha fatto scoprire una dimensione che mi porta ad avere nei confronti di Marco, il desiderio di farlo sentire in ogni momento Principe della casa.
Diciamo che avendo ormai esaurito (anche se a tratti ci provo ancora) il mio compito di educatrice in senso stretto dei miei figli, ora il mio scopo è viziare, anche se forse Matteo e Giulia non saranno pienamente d’accordo.
Ho il dubbio che mi assecondino senza protestare, in virtù del fatto che quando sto con lui, per un motivo o per l’altro, ho sempre gli occhi lucidi.
Il Natale è alle porte ed è il primo in cui il mio nipotino si renderà conto almeno un po’ dell’atmosfera che questa ricorrenza porta con sé.
E quindi sto pensando a cosa impacchettare per lui, già pregustando l’immagine del suo musetto sorpreso. Niente di super costoso o ricercato, no.
Con Federica siamo giunte a restringere la nostra scelta a questi semplici doni, che ti propongo sperando di esserti di aiuto se ancora ti serve (visto che presto entrerà in scena anche la Befana). Ti ricordo che stiamo parlando di un bimbo di 16 mesi:

– Frutta colorata da tagliare con il coltello di plastica per poi ricomporla grazie al velcro o alla calamita,

– Garage a più piani per posizionare macchinine,

– Puzzle con lettere grandi e colorate perché, a mio parere, non è mai troppo presto,
– Dinosauri morbidi per i paleontologi di ogni età (chi non lo è stato almeno per un poco?),

– Animaletti vari,

– Libri (non devono mancare mai).

Infine, ma non meno importante, una scopa (o se preferisci altri oggetti di uso casalingo). Cosa ne pensi? Non sarebbe male far capire fin da piccolo ad un maschietto che bisognerebbe imparare a svolgere senza proteste anche i lavori di casa. Sogno un futuro uomo consapevole e tanta gioia per la persona che sceglierà di dividere la propria strada con la sua.

FRANCESCA

Sicuramente la presenza in casa di un bambino ti permette di entrare davvero nello spirito del Natale e nel senso profondo di comprare qualcosa soltanto per vedere la faccia stupita che fa. Andrea ed io, insieme alle nostre famiglie, è a questo che ci siamo dedicati in questi giorni, coinvolgendo Lucia (quasi alle porte dei suoi due anni e mezzo) in qualsiasi cosa che le feste comportino: l’acquisto dei regali per tutti, la scelta degli addobbi, la costruzione dell’albero…

Con lei è stato davvero tutto speciale: i mercatini di Merano al primo posto, ma anche il presepe sulle barche di Cesenatico, le decorazioni nei negozi e il centro spettacolare che ci ha proposto quest’anno Forlì: con il treno che arriva fischiando, la giostra coi cavalli e la pista di ghiaccio azzurra luccicante! Straordinario fare con lei il gioco “del chi vede più alberi” passando in macchina, che non facevo più da troppi anni, andando a cercare sempre una strada diversa tornando a casa per scoprirne di nuovi.

Emozionante parlarle per la prima volta di Babbo Natale, spiegandole di essere meno birichina per ottenere da lui un regalo in più (e qualche volta ha anche funzionato), l’attesa è diventata tanto speciale e i desideri sempre di più (anche se davvero semplici da far venire da sorridere a pensarli).

Lucia ha chiesto:

-una maglia di Spider-man (visto che i regali da “maschio” o da “femmina” non esistono)

-un libro da colorare,

-un burattino,

-e qualcos’altro che può scegliere direttamente lui.

Noi abbiamo scelto (ti ricordo che ha 28 mesi) tutte cose creative e motivanti (perché ancora non vogliamo indirizzarla verso schermi luminosi):

-libri (che come dice Rita non possono mancare),

-puzzle e costruzioni,

-una casetta in legno per le bambole,

-e una pianola per indirizzarla ancora una volta verso la musica, visto che è l’unica cosa al mondo a non essere mai abbastanza!!

Ti auguriamo a questo punto un felice e sereno Natale.

Un caloroso abbraccio da Rimmel Ribelle.

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