Cosa, in questa vita, è più personale dei libri?

La misura della felicità/Gabrielle Zevin/Romanzo/Editrice Nord/313 pagine

Ho passato gran parte della mia vita esprimendo un unico desiderio. Ogni volta che vedevo una stella cadente, ogni volta che assaggiavo il primo frutto di stagione con il braccio dietro al collo e anche ogni volta che un ragazzo sulla spiaggia mi annodava un braccialetto al polso, con i tre nodi e i tre desideri: “Vorrei essere felice” chiedevo.

È questo ciò che pensavo quando ho iniziato a leggere libro che vi consiglio oggi.

Tra queste pagine ho scoperto una storia straordinaria, che porta a chiedersi: forse “La misura della felicità” è pari a quella dell’infelicità? E quindi la felicità degli altri porta in te la stessa felicità, oppure ti costringe ad essere infelice per portare in equilibrio il mondo? Forse la felicità non è una possibilità, ma è soltanto una scelta: quanti desideri sprecati… sarebbe bastato decidere di essere felice ogni giorno.

Il protagonista A.J. è un libraio di una piccola cittadina, che non ama il suo lavoro ed è distrutto dalla morte prematura e improvvisa della moglie. Vive, o meglio sopravvive, ad ogni giornata sopportando a stento i clienti e la sua situazione, aspettando che il tempo trascorra, affogando i propri dispiaceri nell’alcol. Fino a quando arriva Maya, una bambina che viene abbandonata all’interno della sua libreria.

A.J. in quel momento decide di fare una scelta, LA scelta! Decide cioè, grazie alla piccina entrata irruente nella sua vita, di girare pagina e di reagire.

E con un susseguirsi di emozioni e di consigli di lettura per Maya, A.J. inizia ad amare la vita; entra in sintonia col proprio lavoro e con i libri che amava da sempre, ma che a volte non aveva saputo considerare: “Le cose che ci colpiscono a vent’anni non sono necessariamente le stesse che ci colpiscono a quaranta e viceversa.”

La misura della felicità è una vera e propria dichiarazione d’amore per la vita, per tutti gli imprevisti  e le sorprese che ci riserva e soprattutto per i libri, i lettori e gli scrittori perché, come impareremo in queste pagine, condividere un libro è il modo migliore per aprire il cuore e raccontare qualcosa di noi!

Cosa, in questa vita, è più personale dei libri?”.

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