Lettera 54 Sulla gentilezza

Giovedì 10 Luglio 2024

Ciao Fra,

è vero sai che le nostre vite sono pienissime, a volte fin troppo. Io perlomeno mi rendo conto di avere sempre la tentazione di inserire nella mia testa molte più cose di quanto poi il fisico sia in grado di reggere.

Nonostante questa pienezza, se mi guardo indietro in maniera superficiale mi sento come se gli anni me li avessero rubati.

Ma poi mi concentro e li ritrovo tutti, sotto forma di amori, passioni, risultati e sconfitte.

È da un po’ che volevo dirti che mi è rimasto in testa il tuo pezzo “Non durerà”.

Amo i momenti che riconosco come perfetti e come te sono consapevole del fatto che non possono durare e, quindi, sono terrorizzata dal pensiero che finiscano.

A questo proposito, la tizia che non aveva voglia di farsi i cazzi suoi e che guardando Lucia piangere ti ha detto che i bambini devono stare all’asilo tutto il giorno, mi ha fatto pensare a quanto sia difficile riuscire a scovare briciole di gentilezza in certe occasioni.

Il fatto è che a volte davvero ne avresti un gran bisogno e magari in quei momenti ti ritrovi invece davanti una tizia che non solo non empatizza con te, ma che ti fa sentire addirittura in difetto.

A questo proposito volevo dirti che qualche tempo fa ho ascoltato un Podcast davvero delizioso sul tema della gentilezza.

Si chiama proprio così: “Sulla Gentilezza”.

Gli autori sono due scrittori che amo molto, Mario Calabresi e Paolo Di Paolo.

Ti dirò che ogni tanto mi viene voglia di riascoltarlo, mi aiuta a riflettere su una qualità che nell’epoca in cui viviamo appare purtroppo molto sottovalutata.

Siamo così tesi al risultato, ad ottenere like (non importa se da sconosciuti a cui nulla importa di noi), insomma a piacere agli altri, ad arrivare primi, che mostrarsi gentili è diventata quasi una fonte di imbarazzo.

Gentile = Ingenuo = Sentimentale

Proprio per la paura di mostrarci fragili, in un mondo in cui la fragilità non sembra contemplata, abbiamo disimparato ad essere gentili.

E invece pensaci.

La gentilezza è la qualità più forte.

Se riesci ad essere gentile quando tutto intorno strepita e rimbomba, sei davvero un super eroe.

Però non è semplice abbassare a tal punto l’asticella dell’egoismo.

La gentilezza è una dote che va imparata, coltivata e praticata.

Sceglierla significa possedere un’arma potentissima, in grado di stravolgere in meglio la giornata sia a te che agli altri.

Hai mai notato a quanto i gesti siano in grado di richiamare altri gesti?

A quanto può far bene lasciare passare qualcuno per strada invece che mettersi a picchiare sul clacson con rabbia?

Sorridere alla barista augurandole buon lavoro.

Aiutare una persona in difficoltà con la borsa della spesa.

Accogliere con gratitudine l’aiuto altrui.

La gentilezza è potente ed è davvero estremamente contagiosa Fra e aiuta a vivere meglio.

Naturalmente parlo solo di gentilezza gratuita, non di un comportamento artificioso e narcisista.

Parlo di quell’aura che avvolge ogni cosa facendola sembrare più bella.

Io mi accorgo spesso che in certe situazioni mi serve davvero molto coraggio per continuare ad essere gentile. Devo esercitarmi spesso e non è che sempre mi riesca benissimo.

Ricordo un episodio vissuto in epoca Covid (che incubo!).

La mia farmacia del cuore aveva istituito due file. Una per la consegna delle medicine o altri prodotti ed una per i tamponi.

Il periodo in sé già non era di grande aiuto per la calma e la tranquillità delle persone e, inoltre, io ero costantemente costretta a fermarmi a fare il pieno di medicinali per mio babbo.

Arrivato stremata dal lavoro e da tutta la situazione generale e trovavo file interminabili. Così mi convincevo che ne stava avanzando solo una e non era la mia. E più me ne convincevo, più la fila non progrediva.

Ecco, in quei momenti io avevo la certezza che quella gentilezza che tanto amo e di cui spesso mi faccio scudo, non sarebbe sopravvissuta.

Il mio turno non arrivava mai e la mia stanchezza mi sembrava la stanchezza più grande ed unica al mondo, pari a quella di nessun altro in fila.

Sarebbe bastato che mi concentrassi invece solo un momento sui visi delle persone da entrambi i lati per capire che la barca su cui stavamo cercando di attraversare al meglio il fiume, era la stessa.

Eh, come ti ho già detto non è sempre facile, serve coraggio e cura del prossimo più che di sé stessi.

Ti ricordi Wonder? Quel libro bellissimo che hai letto anche tu!

C’era quella frase meravigliosa che mi sono scritta ovunque:

“Quando ti viene data la possibilità di scegliere fra avere ragione ed essere gentile, scegli di essere gentile”.

Io prometto di provarci Fra, spero così di poter invecchiare con più grazia.

PS È vero che i momenti perfetti poi passano, ma è anche vero che ce ne sono altri lì in attesa e pronti a riempirti di dolcezza

PPS Nonostante la tua ansia e le gocce di pioggia, la nostra stanchezza ed i vari dolori, la festa di Rimmel Ribelle è stata davvero bella. Grazie per averla voluta così tanto.  Grazie per avermela fatta vivere.

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