Le intermittenze del cuore

E ripensavo ai primi tempi
Quando ero innocente
A quando avevo nei capelli
La luce rossa dei coralli
Quando ambiziosa come nessuna
Mi specchiavo nella luna
E lo obbligavo a dirmi sempre
Sei bellissima

Bambina mia, non sono riuscita a proteggerti da lui mentre diventava piano piano il tuo unico centro di interesse. E’ stato bravo, nulla da dire, così bravo che tu non ti accorgevi di aver concentrato su di lui ogni pensiero, energia, attesa. Devi credermi se ti dico che è stato faticoso assistere impotente alla deriva che stava seguendo il tuo cuore. Tutta la tua preziosissima te che confluiva in un’unica persona. Ero certa che se solo fosse stato possibile, avresti abitato dentro di lui. “Stai sbagliando bambina”.
Io ci provavo di tanto in tanto, ma era un avvertimento inutile, sussurrato al vento. Non mi sentivi, ti sovrapponevi a lui, era come se la tua ombra coincidesse con la sua.
Ti beveva.
Ti succhiava.
Lo lasciavi fare ed io soffrivo.
Lo osservavo, sempre abile, sempre certo del luogo in cui posare le sue mani.
Sapeva dove appoggiare la sua bocca, non si smarriva mai. Com’era possibile che io riuscissi a metterti in guardia? Sembrava possedere una carta stradale del tuo corpo, conosceva ogni scorciatoia e itinerari di cui forse non eri consapevole neppure tu.
Non ti sto giudicando, dico solo che mi sarebbe piaciuto essere stata capace di difenderti. Ma io vedevo oltre, tu no. Vedevo il tuo pensiero annullarsi nel suo, ti osservavo cambiare per diventare come lui ti voleva.
Sentivo il tuo cuore farsi sempre più pesante mentre lui ti schiacciava fino a volerti sempre meno e a provare disgusto per il tuo essere inerme.
Mentre lui semplicemente si annoiava, tu soffrivi, eccome se soffrivi.
Spariva, tornava e tu salivi e scendevi da una giostra che ti intossicava il cuore.

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu
Il resto di una gioventù che ormai non ho più
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia
Ora ammetto che la colpa forse è solo mia
Avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato

Quel suo rinforzo emotivo a intermittenza ti teneva in trappola. Irrimediabilmente impigliata. Piccoli gesti, parole dolci, di nuovo eri bellissima. E tu, ormai priva di difese, pendevi ancora una volta da quelle labbra bugiarde.
“Lo vedi? Mi vuole ancora, non mi sono sognata tutto. E se lui mi vuole significa che io valgo qualcosa”
Così mi dicevi e poi tornavi ad adagiarti nella dolcezza dei primi tempi, “quando eri innocente, a quando avevi nei capelli la luce rossa dei coralli”.
Belli quegli attimi in cui avevi sentito la tua anima vibrare. Allora tu diventavi di nuovo sua, sempre e solo sua.
Durava poco, poi di nuovo quel dolore feroce che ti faceva credere che lui fosse l’ultima tua occasione per essere felice. Coraggio bambina, “tu non sai l’amore vero che sorriso ha”. Impara a volerti bene. Potrai salvarti solo quando avrai incominciato ad amarti.

Se pesco chi un giorno ha detto
Che il tempo è un gran dottore
Lo lego a un sasso stretto stretto
E poi lo butto in fondo al mare
Sono passati buoni buoni
Un paio d’anni e di stagioni
Ho avuto un paio di avventure
Niente di particolare
Ma io uscivo a cercarti
Nelle strade fra la gente
Mi sembrava di voltarmi
All’improvviso e vederti nuovamente
E mi sembra di sentire ancora
Sei bellissima
Sei bellissima
Accecato d’amore
Mi stava a guardare.

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