La conoscenza è potere

Se hai amato “Il racconto dell’ancella” di cui ti ho parlato qualche tempo fa, allora devi assolutamente leggere “I testamenti” di Margaret Atwood.

I testamenti / Margaret Atwood / Romanzo / Ponte alle grazie / 502 pagine

Nutro sempre un certo timore nei confronti dei sequel, ma stavolta non sono rimasta delusa. La scrittrice canadese torna a raccontare gli orrori e le crudeltà del regime di Gilead affidando la narrazione non più all’Ancella Offred, bensì a Zia Lydia, un personaggio che dovresti conoscere molto bene.

Ti saranno così svelati i segreti di un mondo distopico in cui improvvisamente è stato tolto alle donne qualsiasi diritto. La donna viene considerata fiore prezioso perché può dare la vita, ma anche creatura pericolosa in quanto minaccia e tentazione. La donna è un corpo, ma un corpo che deve essere sempre coperto e negato. I segnali erano già tutti presenti, ma ciò che stava per accadere pareva talmente inverosimile e terrificante da non sembrare possibile.

I testamenti, rappresentano la risposta su ciò che è successo a Gilead e la spiegazione sul perché ad un certo punto il sistema si è sgretolato. Zia Lydia, ricorderai, è stata una donna odiosa e pronta a massacrare le sue vittime, donne come lei, senza alcuno scrupolo.

In questo romanzo potrai scoprire nuovi lati del suo carattere che potrebbero riabilitare, almeno in parte, il suo ruolo. Questo romanzo è un tempo che la protagonista ti dedica, sono pagine da aprire piano e con la massima cura, come se si trattasse di un fragile scrigno che contiene le testimonianze di tre donne che hanno rischiato la vita per tutte le altre.

“Io non piansi. Lo avevo già fatto. La verità era che per tirare fuori il bambino avevano aperto in due Crystal, e così facendo l’avevano ammazzata. Non era stata una sua scelta. Non si era mai offerta di morire con onore e muliebre dignità, né di diventare un luminoso esempio, ma nessuna questo lo ricordò.”

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