Riordiniamo?

Mossa dalla necessità di capire come riuscire ad effettuare un eventuale trasloco, e desiderosa di fare selezione e finalmente dare un senso alle mie cose, mi sono buttata nella lettura del “Il magico potere del riordino”. Fondamentalmente alla base dello scegliere cosa portare con me in una nuova casa, c’era la valutazione di cosa mi servisse davvero e cosa invece no. Ho deciso quindi di dedicarmi al mio “evento di riordino” per smaltire ed eliminare tutto il superfluo, prima di preparare le valigie e andarmene via!

Il magico potere del riordino / Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita / Marie Kondo / Vallardi / 247 pagine

I tipi di riordino sono due:

  • quello che si fa ogni giorno, risistemando ciò che è stato usato;
  • l’evento del riordino che si fa una volta soltanto, in modo definitivo e nel più breve tempo possibile!

L’evento del riordino si divide in due fasi:

  • valutare cosa tenere e cosa buttare;
  • trovare una collocazione per ciò che si sceglie di tenere.

L’ordine corretto per eseguire il riordino è questo: vestiti, libri, carte, oggetti misti e ricordi.

Poi bisogna dividere in sottocategorie.

I vestiti in questo modo:

  • parti sopra (camicie e maglie);
  • parti sotto (pantaloni e gonne);
  • cose che vanno appese (come le giacche e i cappotti);
  • calze;
  • biancheria intima;
  • borse;
  • accessori;
  • vestiti stagionali (come i costumi da bagno);
  • scarpe.

Nel mio caso, pensando al trasloco, ho gestito la situazione decidendo cosa portare con me scegliendo le cose che mi piacciono e che uso per davvero. Il libro sul riordino spiega infatti di conservare soltanto ciò che ci emoziona e ciò che realmente ci rende felici indossare!

Ho iniziato quindi eliminando:

  1. i vestiti che non mettevo da oltre due anni;
  2. gli abiti che erano nell’armadio ancora con il cartellino attaccato, ma che non ho mai messo;
  3. tutto ciò che conservavo per un’eventuale variazione di taglia e peso!

Ho imparato che alla base del disordine c’è l’accumulo e che chi ha troppe cose non può riordinarle! Che i disordinati sono coloro che non sanno liberarsi delle cose che non usano e che non sanno più dove mettere! Ho imparato soprattutto che il liberarsi delle cose svuota la mente e dona una sensazione di pace e di benessere. Inoltre ho imparato che comprare cose nuove, successivamente a questa prima fase, è piuttosto difficile e impegnativo: d’ora in poi si comprerà soltanto ciò che risulti davvero necessario!

Una volta finita la fase del “buttare”, le cose da conservare saranno pari a circa un quarto del totale iniziale.

Il modo corretto per sistemare ciò che si decide di tenere è:

  • dividere l’armadio in zone per ogni categoria, mettendo le gonne con le gonne, le camicie con le camicie e così via, evitando le suddivisioni stagionali, o quelle d’uso;
  • piegare tutto ciò che è possibile piegare e appendere soltanto ciò che è indispensabile appendere;
  • il modo corretto per piegare è in verticale, cercando di ridurre il più possibile lo spazio occupato, piegando il capo il maggior numero di volte possibile;
  • appendere seguendo il criterio di salire verso destra, appendendo a sinistra gli indumenti più lunghi, scuri e pesanti, procedendo verso destra la lunghezza si accorcerà, i materiali si alleggeriranno e i colori si schiariranno; perché bisogna abbandonare l’usanza del cambio di stagione e tenere tutto assieme in un unico armadio;
  • le calze e i calzini vanno arrotolati e compattati.

Ho capito che i porta oggetti e le soluzioni che sfruttano al massimo lo spazio sono nemiche del riordino, e che tutto ciò che si conserva dentro a contenitori in realtà non viene usato! I porta oggetti infatti non fanno altro che nascondere ciò che non serve! Anche gli accessori devono essere ben esposti e ben visibili, per essere sempre pronti all’uso.

Ciò che ho eliminato l’ho regalato e/o devoluto in beneficienza!

Buon divertimento e buon riordino da Rimmel Ribelle!!!

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