Ricordati di ricordare

Sono stata ad Amsterdam a giugno di quest’anno e, prima di partire, con la certezza di visitare a breve il rifugio di Anne Frank, ho riletto il suo diario, diventato un libro dopo la sua morte. Ho pensato di scrivere un pezzo per Rimmel Ribelle in quei giorni, con l’emozione incredibile che sono riuscite a scatenarmi quella libreria e quella stanza piena di foto attaccate alle pareti, per consigliare a tutti di rileggere questo libro, che ognuno di noi ha già letto da ragazzo, ma che ha tutto un altro potere e un’altra forza di coinvolgimento, ora che lo si legge da adulti. Ho aspettato a pubblicare il pezzo, non mi sembrava una lettura adatta per l’estate, volevo aspettare il freddo.. l’inverno!

Poi sono successi i fatti di Parigi e ho capito di non poter attendere oltre, perchè il mio pezzo su Anne era ancora lì, ma oramai aveva perso il suo significato. In quelle righe mi chiedevo infatti cosa avrebbe fatto il mondo di oggi di fronte ad eventi simili a quelli raccontati sul libro, mi chiedevo se anche oggi le porte si sarebbero aperte per accogliere i fuggitivi e, ancora, mi chiedevo se il mondo di oggi avrebbe permesso le persecuzioni e le camere a gas.

Dopo questi inquietanti episodi, seguiti dai commenti e dalle opinioni di tutti, che mi sono arrivate distintamente dalle orecchie al cervello, ho avuto tutte le risposte, accompagnate da certezze e paure. Purtroppo la rabbia e la follia sono oramai collegate, intrecciate, indistinte tra loro e il sapere che le porte dei francesi si siano aperte per accogliere i fuggiaschi, non mi basta per sentirmi serena.

Siamo un popolo ignorante, a cui viene raccontata una minuscola parte di ciò che succede davvero, ma che comunque vuole trarre le proprie conclusioni; molti di noi non sanno nemmeno per cosa si stia lottando e cosa si voglia ottenere.. qualcuno di noi crede ancora che dietro ci siano religione e principi e non si accorge che, invece, i motivi e le ragioni di tutti questi massacri siano ben altri.

Non possiamo più cambiare quello che è avvenuto. L’unica cosa che possiamo fare è imparare dal passato e comprendere cosa voglia dire discriminare e perseguitare persone innocenti. Cit. Otto Frank 1970

Non possiamo più cambiare quello che è avvenuto. L’unica cosa che possiamo fare è imparare dal passato e comprendere cosa voglia dire discriminare e perseguitare persone innocenti. Cit. Otto Frank 1970 – Il diario di Anne Frank / Oscar Mondadori / 257 pagine

Ascoltare chi mi dice che vorrebbe riaprire i campi di concentramento per “disfarsi” di chi sbaglia, ascoltare chi dichiara di voler chiudere i confini e ricostruire un altro muro, ascoltare chi fa di tutto un intero popolo un fascio di mostri e assassini dimenticando che tra costoro ci siano bambini, uomini e donne innocenti come in tutto il resto dei popoli presenti nel mondo e leggere su quelle bombe “dalla Francia con amore” (forse una bufala, forse no), mi fa venire lo stesso brivido di terrore, paura e disgusto che ho provato nel pensare a quei poveri disgraziati in fila al Bataclan pronti per l’esecuzione.

“Non abbiamo imparato niente” mi piacerebbe dirlo ad Otto e Anne Frank oggi, non sono servite a niente le milioni di vittime della persecuzione antisemita della Seconda Guerra Mondiale; eccoci qui alle porte del 2016 con lo stesso desiderio irrefrenabile di potere e di ricchezza, con lo stesso desiderio irrefrenabile di manie di grandezza e di distruggere il più debole e questi desideri superano abbondantemente quello di pace e di tranquillità e quello di capire e sapere tutto ciò che ci viene tenuto nascosto.

E, con la vista appannata da tutte queste bugie e verità non dette, non ricordiamo che questa strada di terrore è già stata percorsa e che è tutto un dejavu! Di qui ci siamo già passati e da allora non sono trascorsi nemmeno cent’anni!

Il diario di Anne Frank è solo uno dei tanti libri tratti dai diari e dai ricordi di chi visse allora. Ognuno di noi dovrebbe leggerli tutti, proprio in questo periodo, ma so che sarebbe difficile.. Vorrei perciò segnalarti anche “La pianista bambina” che è uno di quelli che più mi ha toccato il cuore.

Greg Dawson ha reso veramente giustizia a questa storia così inquietante, terribile e affascinante.

Greg Dawson ha reso veramente giustizia a questa storia così inquietante, terribile e affascinante. La pianista bambina / Piemme edizioni / 259 pagine

Ricordati di ricordare… Ricordati di tifare per la vita e di volere la pace!

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