Nessuno è al sicuro

Pochi inutili nascondigli / Racconti / BC De editore / Super tascabili / 376 pagine

Pochi inutili nascondigli/Giorgio Faletti/Racconti/BCDe editore/Super tascabili/376 pagine

Per questo agosto ho scelto di suggerirvi un’altra raccolta di racconti.

Come già anticipato, penso che i racconti siano ideali compagni di viaggio perché sono in grado di occupare l’adeguato spazio che merita la lettura durante le vacanze e ci permettono in pochi minuti, o al massimo in un’ora, di giungere alla fine della storia; senza portare altrove, per troppo tempo, i nostri pensieri e senza occupare il posto delle persone, che si trovano in spiaggia insieme a noi.

Piccoli inutili nascondigli è una raccolta di sette storie scritte da Giorgio Faletti, che è e sarà sempre uno dei miei scrittori prediletti. Sicuramente ciascuno dei suoi libri merita di essere letto per l’ansia che è continuamente in grado di infondere, prima di giungere alla fine di ogni pezzo (che non è mai scontata e mai troppo lieta), ma ho scelto per voi Piccoli inutili nascondigli perché è stato uno dei libri che più mi ha ispirato in assoluto. Nella prefazione dell’autore (che troverete tra le prime pagine del testo) c’è una delle frasi che ho riportato sul mio libro, in onore di questo uomo straordinario, che stimo e rispetto e che purtroppo non potrò conoscere mai. Questo è per me un libro incredibilmente importante e lo terrò per tutta la vita nel mio cuore.

Si tratta di sette storie che sono sette “viaggi mentali” eccezionali, di quelli che ti portano a pensare alla parte oscura presente in ognuno di noi, quella che non ci permette di sentirci al sicuro. Ed è proprio in queste zone buie che si muovono i diversi protagonisti di ogni racconto, che si trasformano alcune volte in vittime o, altre, in carnefici; nascondendosi dietro a mantelli rossi, camice gialle, bambole…

Ognuno dei racconti rappresenta non solo una parte della fantasia di Faletti, ma anche una parte della sua vita (come da lui stesso dichiarato) ed io credo di essere davvero riuscita a cogliere le emozioni, che lui stesso provava nello scriverli, le emozioni vere che si provano nel vedere nascere una storia.

“Una gomma e una matita” e “L’ospite d’onore” i miei preferiti… chissà perché?

Buona lettura e buone vacanze!!

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