Lettera 31 Un girasole

Sabato 5 giugno 2021

Ciao Rita sono qui…

Ho fatto la prima dose e mi sono sentita subito meglio, come se qualcosa improvvisamente mi avesse aperto la strada per tornare libera!

“Grande e vaccinata” così si dice, quasi pronta per ricominciare a vivere, come vivevo prima, come ho sempre vissuto per tutti i miei quarant’anni: intensamente. Ed ora aspetto la seconda parte fremendo, pronta per tornare a lavoro, al ristorante, ad un concerto, in discoteca, in mezzo alla bolgia sgomitando per avere una birra, dentro al vagone di un treno, al cinema, sopra ad un aereo e ovunque io abbia voglia di andare, come ho sempre fatto, come ognuno di noi ha sempre fatto…

Che voglia di vivere che ho, che voglia di tornare alla mia normalità piena di feste, di gente, di spintoni, di clienti fastidiosi e di cose che non si riescono a fare perché son troppe e non ci stanno!! Voglia di ammattire dal da fare che si ha che è talmente tanto che non si ha modo di poter star dietro a tutto!

Ho voglia di vederti: usciamo?

Ho voglia dei miei compagni di classe, delle mie amicizie “antiche”, quelle che ti fanno ritornare ragazza, in quei giorni degli esami di maturità, a quando a Silvia si è rovesciata la cartucciera e Ale ha lanciato lo zaino di un’altra in mezzo al corridoio per portarle via quel posto che a lui spettava di diritto, arrivando assieme a me alle 6 del mattino davanti a quei cancelli grigi (di un grigio come quello del sapere) e quando la prof di ragioneria ci diceva di dover dimenticare i nostri comportamenti per sopportare il mondo e continuare a vivere!! Quante ne abbiamo dovute sopportare da allora… e quanto mi sembra stupido oggi, in questo corpo da adulta, il suo non riuscire a sopportare le nostre marachelle da ragazzi stupidi che ancora non hanno capito niente, ma che alla fine hanno anche capito troppo… chissà quanto le sarà sembrato difficile sopportare questa pandemia, una difficoltà assurda a confronto!

Ho usato le mie prime ferie per andare a trovare i colleghi, appuntamenti a piccoli gruppi per riuscire ad incontrare tutti… un caffè qui, uno lì e mi è sembrato di sentirmi a casa… la vita sta arrivando, la sento salire dalle caviglie: quella stessa sensazione che mi succede a volte con il vino o quando guardo intensamente dentro ad un girasole.

Sì amica mia penso che la tenerezza che provi durerà, te la porterai anche in questo dopo, che poi è il nostro futuro, ed è qui che sta arrivando. La provo anche io, che tenera non sono mai, guardando Lucia che mi fa i denti da coccodrillo e mi dice che vuole la sua mamma, quando con lei non posso stare, e poi mi scappa da tutti i versi quando invece con lei potrei stare: sarà che tra tutte le donne che mi potevano capitare mi è capitata una difficile e complicata? !

Ti abbraccio a presto Fra.

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