Le storie sono l’unica cosa reale al mondo. Tutto il resto è sogno.

Succede che in una mattina qualsiasi mi cada l’occhio sul calendario letterario Neri Pozza che tengo sulla mia scrivania in ufficio:

“Non dobbiamo per forza essere felici.

Non dobbiamo per forza essere normali.

Possiamo fare quello che vogliamo, purché non facciamo del male a nessuno”

Il nome del romanzo da cui è tratta questa citazione di cui mi innamoro immediatamente è “Ellie all’improvviso”, di Lisa Jewell. Non ne ho mai sentito parlare prima e di conseguenza la curiosità è inevitabile. Mi metto alla ricerca su Internet e poi, già affascinata, scendo nella libreria più vicina sostituendo il mio intervallo del caffè con l’acquisto del libro. E poi mi chiedo, eppure ho potuto scorrere la trama, perché finisco spesso col leggere libri che raccontano del mio peggiore incubo di sempre? La sparizione di un figlio.

Credo si tratti davvero di un modo per me di esorcizzare la paura che, solo ora che i miei stanno diventando grandi, inizia ad essere un po’ meno opprimente. Il tema centrale del romanzo è proprio questo. Ellie è una splendida quindicenne londinese a cui non manca nulla. E’ brillante negli studi, solare e sia la famiglia che il fidanzato Theo la adorano. Un giorno, mentre si sta recando in biblioteca, improvvisamente scompare. Se ne perdono le tracce, nessuno ha visto o sentito nulla.

Gli anni passano e la mancanza di Ellie rovina molte vite, tra cui quella della madre che non si dà per vinta e non smette di sperare. “Ellie all’improvviso” è un thriller mozzafiato che ti accorgerai di leggere trattenendo il respiro, perché ci sono dolori che non passano mai. Eppure la vita ci prova talvolta a ricompensarti in qualche modo.

Ellie all’improvviso / Lisa Jewell / Edizioni Neri Pozza / 297 pagine

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