La nascita – galateo

La nascita di un bambino è ovviamente un evento straordinario che merita di essere affrontato con forte riguardo e grandi attenzioni.

Il primo consiglio che mi sento di dare è che il padre assista al parto personalmente, per condividere a pieno l’esperienza di gioia e dolore con la propria compagna, e anche per rendersi conto del momento unico ed indimenticabile che soltanto la nascita può offrirci.

I familiari e gli amici più stretti devono essere senz’altro avvisati del ricovero ospedaliero. Dell’avvenuta nascita è opportuno dare notizia ai nonni per primi (che si occuperanno di avvisare gli altri parenti), e poi agli amici più intimi. Il vecchio galateo consigliava di annunciare il lieto evento per iscritto, oggi sicuramente è di norma inviare la notizia con una foto di rito, che ritragga il pargolo con la madre, anche soltanto parzialmente (se questa non se la sente, le mani sovrapposte dell’uno e dell’altra andranno benissimo)!

Le visite in ospedale durante questo assurdo periodo covid non sono autorizzate**, nella normalità invece dovranno essere semplicemente organizzate dai genitori ed effettuate con la massima discrezione, tenendo conto dello stato di salute e di affaticamento della madre, accordandosi con gli altri amici per diluirsi negli orari di visita ed evitare affollamenti. È opportuno far trovare, e quindi offrire, ai visitatori dei confetti, per portare fortuna al nuovo arrivato; ed è obbligatorio presentarsi con un dono: ad esempio fiori, evitando profumi intensi, per la madre e un piccolo pensiero per il nascituro (i prodotti da bagno e i libri sono sempre ben accetti, ma informati per tempo perché le liste nascita sono diventate una consuetudine). Fai fare inoltre un disegno a tuo figlio da regalare al bambino appena arrivato, sarà bello per lui riguardare disegni e foto una volta cresciuto!

Sarà cura del padre rispettare le tradizioni e appendere al portone di casa il fiocco rosa o azzurro, che dovrà essere sobrio, senza frasi elaborate, né ringraziamenti e dovrà essere tolto una settimana o dieci giorni dopo la nascita.

Se le visite vengono fatte a casa dopo la dimissione devono essere comunque organizzate per evitare gruppi troppo numerosi, a prescindere dal Covid. È sempre consigliato portare qualcosa da mangiare ai nuovi genitori: come pasticcini, salatini, torte dolci o salate, una bella teglia di lasagne, o qualsiasi altra cosa che possa appunto aiutare i neo genitori, che dovranno avere, a loro volta, sempre a disposizione bibite, confetti e stuzzichini da offrire velocemente (ricordate quindi di tenere un frigorifero ben fornito già da prima del termine per essere sempre pronti).

La casa non potrà mai essere completamente in ordine, i genitori dovranno farsene una ragione e non vergognarsi di chiedere aiuto a chi si offre di darlo. I parenti più stretti e gli amici più intimi potranno prestarsi a tenere il bambino mentre la madre riposa o decide di farsi una doccia, e chi se la sente potrà anche dare una mano per i lavoretti di casa (offrirsi di passare a fare la spesa prima della visita o di stirare sono i più utili e necessari, almeno lo sono stati per me).

Se vuoi portare una bottiglia di vino per un brindisi (anche se non credo proprio sia consigliata dal galateo) per me è senza dubbio un’idea straordinaria e quindi la straconsiglio! Io l’ho fortemente apprezzata!

Il vecchio galateo ricorda inoltre di non ostinarsi a trovare somiglianze del bambino con i parenti, di evitare di prenderlo in braccio e di non infastidirlo troppo.

Ognuno deve partecipare comunque alla nascita nel modo che ritiene più giusto, vivendo la gioia che produce come crede, qualsiasi cosa si faccia sarà comunque apprezzata.

** Per la zona di Forlì siamo ad un unico visitatore al giorno per paziente (normalmente si tratta del padre) per un’ora (in base al numero del letto), un accompagnatore per la sala parto e le due ore successive. (Vista la difficoltà del dopo parto, soprattutto per le donne che hanno partorito con cesareo, io sinceramente consiglierei, oltre a questo visitatore, di far fare il tampone ad un accompagnatore prescelto per poi tenerlo fisso in ospedale, proprio come si fa per le madri che accompagnano e assistono i figli ricoverati in pediatria).

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Comment *






*