Il giorno più corto

E il giorno era il più corto

e invece poi era lungo uguale

E il letto era disfatto

e la porta era stata chiusa male

Da lì vedevo le loro mani incontrarsi in alto tra i cuscini

riuscivo a sentire l’odore di quell’amore consumato

che li faceva litigare e poi ritornare vicini

E il tempo si è fermato

e tutto quanto è rimasto tale e quale

E le ferite hanno sanguinato

lasciando cicatrici profonde come il mare

Riuscivo a ricordare i dettagli, ad anticipare le mosse

sapevo cosa si sarebbero detti e il loro destino quale fosse

E poi la terra ha ricominciato a girare

e la pioggia sulle strade a cadere

E sui rami sono arrivate le prime gemme

e dai rami sono cadute le foglie gialle

Il tempo non si è fermato realmente

l’avevi detto così, tanto per dire

si è modificato ogni centimetro

e tutto questo, ora che ti accorgi, ti fa impazzire

Per vivere davvero, avresti dovuto scegliere quella strada

e invece hai preferito girare a vuoto

perché l’obbiettivo ti terrorizzava

E ora hai libertà ma non sai che fartene

e puoi fare ciò che vuoi, ma ciò che vuoi non è chiaro nella tua mente

E poi ti sei arresa e l’hai capito finalmente

che fino a ieri eravate un “noi”

mentre da oggi voi non siete niente

E il giorno era il più corto

e invece poi era lungo uguale

E il letto è stato fatto

e il resto della vita non sarà male

I panni sono stesi e stanno asciugando al sole

raccoglili, entra in casa, che fuori è freddo e ormai piove

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Comment *






*