Caro Fabio

Caro Fabio,

è la prima volta che scrivo una lettera, spero sia giusto iniziare così. Ho chiesto a tua madre qualche consiglio, lei sa scrivere e parlare meglio di quanto possa fare io, ma questa volta tocca a me e mi auguro di riuscire ad esprimere tutto quello che vorrei farti sapere.

Qualche giorno fa mi hanno confermato che non c’è speranza per una mia guarigione e ciò significa che non sarò qui per poterti abbracciare, consigliare, guidare e seguire per abbastanza tempo; almeno non per tutto il tempo che vorrei. Ho pensato così di mettere nero su bianco qualcosa che, in futuro, potrebbe tornarti utile e servirti. Qualcosa che possa aiutarti. Spero che rileggerai queste parole tante volte, ogni volta che ne sentirai il bisogno e quando sentirai la mia mancanza, sperando di non mancarti troppo spesso, sperando di mancarti abbastanza.

Per prima cosa vorrei farti sapere che quando sei entrato nella mia vita, in quel giorno ancora caldo di ottobre, non posso negare di aver pensato, per qualche attimo, di aver sbagliato. Non so perché, ma ho temuto di non aver intrapreso la giusta strada e lì, in quell’ospedale, ho pensato di scappare e non voltarmi indietro, ma per fortuna non l’ho fatto, per fortuna ho deciso di venire a guardare.

Appena ti ho visto infatti, ho provato un sentimento fortissimo, un misto tra gioia e dolore, tra felicità e paura. Appena ti ho guardato, ho sentito tutto il mondo attorno a me fare festa, il mio cervello impazzire, le mie articolazioni vibrare. Mi mancavano fiato e saliva. Non avrei mai immaginato di provare tutto quello stordimento, tutta quella voglia di vivere. È stata la tua vita a dare una svolta incredibile alla mia e pensare che non avrei voluto averti, non mi sentivo in grado.

Insomma Fabio, volevo dirti che mi hai fatto provare un senso di orgoglio immenso durante ogni giorno della tua vita, dal primo momento e specialmente in quelli che abbiamo passato insieme: in campagna sul trattore, al mare con i castelli di sabbia, in auto (soprattutto la prima volta che ti ho permesso di guidare la mia) e in camera tua a giocare con le costruzioni! Vorrei scusarmi per quella volta che ho urlato contro di te, quando sei caduto con la bici nella strada che attraversa tutto il parco; tua madre è convinta che tu nemmeno te ne ricordi, ma io volevo comunque dirti che ho urlato soltanto perché ho avuto paura, ho temuto che ti fossi fatto male e che io avessi sbagliato a lasciarti andare da solo perché avrei dovuto tenerti, proteggerti… forse ai tuoi occhi è sembrato che ce l’avessi con te, ma non era così, ce l’avevo con me, per la mia mancanza di attenzione, per la mia superficialità, per non aver corso abbastanza e non aver avuto fiato a sufficienza per starti accanto in tutto il tragitto: perdonami!

Vorrei tanto che studiassi e che diventassi una persona importante, ma ho capito che, nel mondo di oggi, non sono più due cose collegate e non esiste un modo per assicurarsi un futuro. L’unica cosa che conta rimane quindi quella di essere una brava persona! Ed è questo che vorrei da te: il tuo rispetto verso te stesso, verso gli altri, la tua dedizione alla famiglia, alla casa, l’amore per te stesso, per ciò che fai, augurandomi che, qualsiasi cosa deciderai di fare da grande, sia onesta e ti renda orgoglioso e fiero, così da rendere automaticamente felice anche me.

Avrei voluto insegnarti tutto sulla campagna, sul raccolto e gli ulivi. Avrei voluto spiegarti come potare la vigna, quale concime mettere per il grano… avrei voluto insegnarti a scegliere le albicocche per la confettura, i pomodori per la conserva, ma lo farà tua madre: ho istruito lei!

Comunque tu impegnati e dedica il tempo che devi al lavoro, ma non esagerare e non perderti in esso; dedicati anche ai piaceri, trovati hobby e distrazioni che sappiano appagarti, rilassarti e soprattutto distrarti dal resto che ti circonda, cerca cioè di trovare una valvola di sfogo che ti permetta di sciogliere le tensioni che si accumulano immancabilmente a causa del vivere! Non diventare un materialista, non pensare solo ai soldi, agli immobili e agli oggetti da possedere; pensa alle emozioni e a ciò che riesce a stimolare l’adrenalina che hai in corpo; vivi per il divertimento e per la realizzazione della pace e della gioia del tuo essere: i soldi sono da spendere per le proprie passioni e per realizzare i propri sogni! A meno che tu non sia un appassionato, o che siano proprio il cinema e/o la televisione le tue passioni, non dedicare ad essi più di due sere alla settimana!

Fai sport e pratica gioco di squadra (anche solo per un po’ di tempo); vivi nel gruppo per farti le ossa e per farti conoscere, ma cerca di imparare a stare da solo e costruisci la tua individualità! Lotta per ciò che desideri, dimostra ciò che sei e quello che sai fare: fatti notare. Non aspettare troppo, come ho fatto io, per venire fuori, per emergere: proponiti, offriti, fai sapere ai tuoi superiori e ai tuoi allenatori cosa vorresti o cosa potresti fare! E cerca di restare te stesso, non farti cambiare dal mondo, dalle ingiustizie; non farti piegare dalla prepotenza degli altri, da chi ti supererà grazie alle raccomandazioni: siamo nati in un paese così, non possiamo farci niente, non potremo mai cambiarlo! Quindi cerca di farti strada senza soffrire, senza prendertela, cerca anche tu di diventare amico delle persone giuste e approfitta dei loro favori, offrendogli in cambio ciò che gli può servire!

Viaggia! Scopri il mondo! Visita l’Italia e l’Europa per prime, poi allontanati e vivi per un po’ in Africa (se ti sarà possibile); credo non ci sia paese più bello di quello, con un popolo che non ha niente e che comunque vuole darti tutto! Passa qualche stagione in California, fai il bagno nel mare dei Caraibi, cammina per le strade di New York guardando in alto!

Ubriacati come se non ci fosse un domani: di vita, di donne e naturalmente di alcol; promettendo che non ci saranno altre volte, giurandolo a te stesso! Ridi!! Pensando a cose ridicole, avendo idee strabilianti!

Vorrei che tu fossi sempre felice e ti auguro di trovare una donna meravigliosa con cui passare la vita: avrei voluto insegnarti tanto sulle donne (non che si possa imparare tutto), ma nella mia vita qualcosa credo di averlo capito e avrei voluto provare a spiegartelo, trasmettertelo di volta in volta, dopo ogni tuo quesito! A questo punto, visto che non c’è altro modo, proverò a farti soltanto un riassunto, cercando di toccare ogni argomento che ritengo importante, sperando di rispondere ad ogni domanda che prima o poi avresti voluto farmi!

Ad esempio vorrei dirti che, mentre una donna ti parla, devi guardarla negli occhi, specialmente se è una donna che ti interessa! È un consiglio importante: fidati! Tutte le donne che ho conosciuto l’hanno sempre considerata una caratteristica seducente e affascinante! Guardale negli occhi e farai colpo al novanta per cento!

Ascoltale, specialmente all’inizio, appena le hai conosciute! D’accordo, le donne parlano davvero troppo (te ne accorgerai col tempo) e non puoi ascoltarle sempre, ma ogni tanto devi farlo, specialmente quando avere la tua attenzione, sembra importante per loro!

La noia è la malattia peggiore che possa colpire un rapporto, quindi non permettere di farti annoiare e non fare annoiare mai la tua donna! Cerca di stupirla ogni giorno, coinvolgila nei tuoi progetti, condividi con lei i tuoi desideri e fatti aiutare per realizzarli e, soprattutto, non darla mai per scontata! Baciala quando la incontri e quando ritorni a casa (ogni donna ha bisogno di piccoli/grandi gesti d’amore che la facciano sentire importante), ma non strafare, non starle troppo addosso, specialmente quando siete in pubblico! (Non mi sono mai piaciute le coppie appoggiate ai muri o nelle macchine ferme ai semafori soprattutto adesso, ma nemmeno quando avevo quindici anni, né a trenta).

Quando una donna è convinta di avere ragione è inutile perdere tempo a litigare, soprattutto perché se la prenderà ancora di più, qualsiasi sia la tua reazione, qualsiasi cosa tu deciderai di fare, qualsiasi cosa tu dica o il “modo” in cui gliel’avrai detta. Quindi cerca di cambiare discorso: trova un altro argomento. Spesso le donne hanno solo bisogno di sfogarsi o di avere qualcuno che sia lì soltanto per dar loro ragione; con questo non voglio dire che le donne siano matte o che tu debba trattarle come tali (anche se qualche volta l’ho pensato) dico solo che, se una donna è incazzata, devi semplicemente incazzarti a tua volta contro qualsiasi cosa stia facendo incazzare lei: coalizzati! Tutto qui! Se invece una donna è triste o demoralizzata ha solo bisogno di sapere che può contare su di te: falle capire che ci sei, che lotterai per lei, che le darai tutta la forza che hai per renderla nuovamente felice! Avvicinati e abbracciala!

Non è vero che le donne dicono il contrario di ciò che realmente vorrebbero dire. La verità è che usano molto (troppo) sarcasmo, quindi non devi impegnarti a studiare le loro parole, né il contenuto di ciò che dicono, ma devi imparare ad interpretarne il “tono” e a seguire la logica! Ad esempio: se senti un rumore forte, corri subito da lei per vedere cosa le è successo. Non restare lontano a chiederle se ha bisogno di aiuto; il “no” con cui ti risponderà sarà carico, carichissimo di sarcasmo e tu raramente potrai riuscire ad interpretarlo!

Scegli una donna che ti permetta di essere te stesso, che non ti limiti, che non ti proibisca di vedere gli amici, o di viaggiare con loro, né di giocare a pallone il venerdì, che non ti faccia diventare qualcosa di diverso da ciò che vuoi essere! Proteggiti amando te stesso, tanto quanto puoi amare lei!

Fai un figlio! Almeno uno! Senza decidere un giorno preciso, senza darti una scadenza. Fallo quando sarai abbastanza adulto per capire cosa vuol dire, ma sarai ancora abbastanza ingenuo per non capire tutti i pericoli che corre un bambino nascendo in questo mondo marcio!

Ama tua madre e proteggila, stalle accanto in mia assenza! Ascoltala, chiamala, baciala, anche quando sarai grande, anche quando sarai vecchio: ricorda che è una donna e ha bisogno della tua presenza sia per respirare, sia per continuare a vivere!

Avrei voluto dirti tutto a voce, ma oggi sei troppo piccolo per capire e per ricordare; avrei voluto darti la forza per sopportare e superare gli ostacoli che verranno, avrei voluto spiegarti che non ha senso arrabbiarsi perché alcune cose sono inevitabili e non è colpa di nessuno. Avrei voluto scriverti tra queste righe che sarà tutto facile e che andrà tutto bene, ma purtroppo questo non posso saperlo: ti dico solo di cercare di avere coraggio, di dedicare più tempo ai sorrisi che ai pianti, ricordandoti però che alcune volte fa bene anche piangere! Tu e la mamma ce la farete!!

Ti voglio bene Fabio, ti Amo piccolo mio, come non ho mai amato nessuno.

Per sempre tuo Papà

Ps fai pipi da seduto quando sei a casa: ti farà risparmiare litigate, pazienza ed energia!

1 Comment on Caro Fabio

  1. Paola
    14 Dicembre 2017 at 6:11 pm (7 anni ago)

    ❤️

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