Anita

Anita che fai oggi ricominci a respirare?

Apri le tue ali e scegli di volare?

Ti ho sognata l’altra notte, eri triste e logorata,

eri vecchia e consumata.

Ho provato a rintracciarti,

ma non sono riuscito a trovarti.

Chissà se ti sei arresa e hai deciso di cambiare mansione…

Chissà se sei seduta in un’altra auto, vittima della solita agitazione…

Lo so che non sei mia, lo dicevo per farti impazzire,

non sei di nessuno, come ogni volta mi continui a dire,

lo so che sei soltanto tua e che non ho scelta né potere,

lo so che sono uno qualunque e posso al massimo portarti qualcosa da bere.

Io vorrei prenderti e partire

ma non ho nulla da poterti offrire.

Il tuo sogno non si avvererà Anita,

non con me, non in questa vita.

Hai deciso di fare la puttana

ma a pensarlo questa cosa è davvero strana.

Ti vesti diversa da tutte le tue colleghe,

vuoi passare inosservata, senza mostrare ogni tuo avere.

Ti sei data un nuovo nome e ora tutti ti chiamano Ramona,

e con questo nuovo nome sei diventata tutta un’altra persona.

Ti sembrava un nome casto Anita,

davvero inadatto alla tua ingarbugliata vita,

mentre Ramona fa quasi male,

fa sembrare ogni cosa meno reale.

E tutto si è staccato dal tuo corpo velocemente,

hai perso ogni cosa e ora di te non resta niente.

E il principe azzurro, quello che pensavo ti avrebbe salvata,

invece ti ha soltanto scelta, presa e picchiata,

anche oggi il sole si è nascosto

e ad altra pioggia ha lasciato il posto.

Scappa via finché sei in tempo,

scappa via e scompari in un lampo.

Le storie di donne salvate son tutte irreali,

come quella di Oberla che ti offre assurdi finali…

Non puoi contare su nessuno, nemmeno su di me, è questo che devi capire,

hai soltanto te stessa ed è tutto ciò che posso dire…

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