“C’era una volta una bambina-principessa.
Il suo colore preferito era il rosa.
…le piacevano i pony e gli unicorni.
Infatti era la principessa dei pony-unicorno rosa”
Inizia così “La principessa dei pony-unicorno” un libro che mi ha fatto sorridere perché, pur parlando in generale del rapporto tra una bambina qualsiasi e un bambino qualsiasi, sembra parlare proprio di mia figlia Lucia e del rapporto di amore e odio che ha con suo cugino Filippo.
La bambina di queste pagine vive nel suo regno rosa, pieno di unicorni, di pony, di rose e caramelle, mentre il bambino vive in uno mondo completamente diverso, pieno di robot e dinosauri e tutto ovviamente blu.
I due non si conoscono, si ritrovano per caso, perché improvvisamente nel regno rosa appare una strana e imprevista cacca blu “Era un fenomeno mai visto perché i pony-unicorno rosa facevano la cacca rosa e profumava di gelato alla fragola”. Così cercando di risolvere questo mistero, la principessa inizia a camminare, forse alla ricerca di una pianta di mirtilli che nemmeno esisteva nel suo regno rosa, e arriva alle porte del regno blu!
Qui incontra il bambino, con cui, fin da subito, inizia a litigare: “Il rosa è un colore stupido” le dice lui accogliendola e alla fine lei se ne va via con il muso!
Ma diciamoci la verità oltre a pettinare e contare i pony-unicorno in un regno e pulire e contare i robot nell’altro, i due non avevano molto da fare e piano piano decidono di iniziare a cercarsi…
E quindi loro, che si destano ma lontani si annoiano e così si cercano per poi ritrovarsi vicini a litigare ancora, diventano amici e nemici, proprio come Filippo e Lucia, lui che le fa regali che poi rivuole indietro quando si litiga, lei che lo detesta, ma lo dipinge come il suo idolo ogni volta che parla di lui con chiunque altro.
Incredibilmente leggendo questo libro mi sono sentita più leggera, come se soltanto allora mi rendessi conto che ci troviamo ad essere davvero in tanti in mezzo a questi rapporti complicati, ingarbugliati e fastidiosi che però sanno un po’ d’amore, anche se a volte assomigliano all’odio!
