Un pezzo adatto soltanto alle donne – coppetta mestruale

Questo weekend ho provato la famosissima coppetta mestruale!

Dopo essermi documentata, aver letto gli innumerevoli commenti positivi, e dopo essermela fatta stra-consigliare da chiunque, mi sono convinta e lanciata in questo stranissimo acquisto! Ovviamente, finché non mi sono trovata dentro alla “situazione”, non mi rendevo conto di ciò che fosse opportuno sapere e, nemmeno davanti alla mia parafarmacista di fiducia, sono stata in grado di porre le domande e i quesiti necessari! Ho deciso quindi di scrivere questo pezzo per colmare almeno le tue lacune ed evitare di farti trovare di fronte al progetto in questione, con la testa piena di domande inespresse e risposte mancate, così come è capitato a me!

Primo fra tutti il dilemma della taglia!

Disponibile in due misure (S e L), la coppetta mestruale è consigliata nella misura small se hai meno di trent’anni, e/o se non hai avuto figli, e/o se hai avuto figli, ma con parto cesareo; mentre nella misura large se hai più di trent’anni e/o se hai avuto figli. Se ti trovi come me ad avere più di trent’anni, ma senza figli, ti renderai conto di essere già in grande difficoltà e, probabilmente, sempre come me, ti troverai a chiederti come sia possibile “cambiare” questo tipo di taglia compiendo i trent’anni…

Per sicurezza, per me ho preso una small e ho deciso di utilizzarla, come prima volta, nel terzo giorno del ciclo!

Ho letto il foglietto illustrativo con le istruzioni d’uso, rendendomi conto di non averne mai letto uno, prima d’allora, dall’inizio alla fine! Tutto mi è sembrato piuttosto semplice e se qualcuno mi avesse chiesto: “domande?” io, giuro, non ne avrei fatte!

Ho immerso la mia coppetta nell’acqua bollente in un pentolino per circa sette minuti per farla sterilizzare (così come bisogna fare all’inizio di ogni ciclo), e sono rimasta tranquilla e curiosa guardandola volteggiare tra le bolle, fino a quando ho visto arrivare la prima innocente domanda: dal pentolino come la tolgo? La seconda domanda è arrivata immediatamente dopo: dove l’appoggio per farla raffreddare? Non avendo tra le mani una sala sterile, né tanto meno degli strumenti chirurgici asettici, ho dovuto improvvisare con una pinza da cucina, che ho fatto bollire insieme alla coppetta, e una serie di fazzolettini di carta accatastati, come giaciglio per il raffreddamento: saranno stati sufficientemente puliti?

Ho lavato le mani con del sapone neutro e, dopo aver “piegato a U / arrotolato” la coppetta, come nelle immagini delle istruzioni, mi sono lanciata nell’inserimento che mi è sembrato piuttosto facile e indolore. Si può tenere addosso per 4/8 ore… che dire: tra quattro e otto c’è una bella differenza! Alla quarta ora ho deciso di andare a guardare. Mi sono lavata le mani per bene, mi sono seduta a cavalcioni sul bidet e ho estratto la coppetta, rendendomi conto che, per poterla togliere, ho dovuto “sporcarmi”, letteralmente, le mani! Come funziona quando non mi trovo a casa mia????

Ho deciso quindi di comprare anche delle salviette monouso disinfettanti, per pulire al meglio le mie mani anche fuori casa, e ho iniziato a pensare che comunque gli assorbenti è sempre necessario averli, pur usando la coppetta, perché metti che mi cada: dove posso trovare un posto dove farla bollire ancora? E se mi venisse il ciclo a metà vacanza? Dove posso farla bollire? Nella cucina del B&B in cui mi trovo? E dove la lavo/sciacquo quando sono al lavoro? O all’estero dove non hanno il bidet? Nello stesso lavandino in cui poi mi lavo i denti o, peggio, dove poi li lavi tu???

Ok non mi perdo d’animo, fermando il cervello con le sue paranoie, ed esco per andare al mare con la mia coppetta addosso! Son fiduciosa, ce la posso fare, la coppetta ha cambiato la vita ad un sacco di donne, l’ho letto sul web, deve succedere pure a me!!! Ma per sicurezza un proteggi slip me lo tengo: la coppetta moderna, sicura, ecologica e pratica, che rispetta il tuo corpo e pure l’ambiente, non è fatta di cotone, né di materiale assorbente, ma di silicone! Quindi, se mentre la stai inserendo tenendola ad U, qualcosa dal tuo utero sta già uscendo, presta attenzione perché mica lo assorbe, lo fa colare giù!!!!!

                Vari ed eventuali:

  • Io ho scelto Farma Cup morbida, riutilizzabile, in silicone medicale platinico al 100%;
  • La coppa contribuisce a proteggere l’ambiente (gli assorbenti, soltanto in Italia, costituiscono circa 700mila tonnellate di immondizia all’anno);
  • Sicuramente può farti risparmiare soldi, perché può durare nel tempo, circa sette anni; conservala sempre nel suo involucro di cotone e mai dentro a contenitori in plastica;
  • Puoi anche scegliere di utilizzarla soltanto negli ultimi due/tre giorni di ciclo, credo sia quello che probabilmente continuerò a fare io;
  • Adattissima per la notte perché non può spostarsi durante il sonno, come invece può succedere agli assorbenti;
  • Ti protegge dal rischio della sindrome da shock tossico, a cui invece sei esposta con gli assorbenti interni e, stai tranquilla, questa resta molto in basso e mai salirà tanto da poter raggiungere l’utero;
  • Per lavarla, tra un cambio e l’altro, è consigliabile usare acqua calda, devi prestare la massima attenzione nella pulizia dei forellini, che si trovano nella parte alta della coppa, anche aiutandoti con uno spillo;
  • Appropriata per la spiaggia e la piscina in quanto non corri il rischio di mostrare il filo che esce dal costume;
  • Se senti una sensazione tipo “bolle” probabilmente la coppetta è da svuotare;
  • Non devi toglierla per la minzione o la defecazione;
  • Se non hai a portata di mano un bagno adeguato per lo svuotamento e la pulizia della coppa, puoi utilizzare gli assorbenti esterni in aggiunta ad essa;
  • Potrebbe accorciare la durate del ciclo di un giorno!

PS Evita le coppette colorate, belle da vedere, ma più rigide.

Consigliata? Nì, non sempre le circostanze la rendono utilizzabile!!

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